Le mie storie sono piene di citazioni di ogni genere. I riferimenti alla moda, allÕarchitettura, allÕarredamento, al cinema, alla letteratura, alle ideologie politiche, ai costumi amorosi perfino alla toponomastica di Milano o di altre cittˆ che conosco (poche in veritˆ) sono cos“ numerosi e precisi che si potrebbe tranquillamente ricostruire una bella fetta del costume italiano di questa frazione di secolo. Ho sempre avuto la mania di ricostruire costumi ed ambienti in maniera perfetta. Parlando di libri, ad esempio, il lettore pi attento potrˆ curiosare nelle librerie presenti delle stanze dove si svolge lÕazione proprio come molti di noi fanno nelle case di amici e conoscenti mentre  in corso una discussione poco interessante o si sta aspettando che venga servita la cena. Perch lo faccio? Il motivo  semplice: non amo gli spazi vuoti e in molti casi i libri sono degli ottimi riempitivi. Comunque, scherzi a parte, ci sono casi in cui scelgo semplicemente i libri che mi sono piaciuti di pi e che anche i personaggi delle mie storie devono aver letto. Altre volte la scelta  funzionale alla storia.